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Allergia e intolleranza, sai qual è la differenza? L’esperto svela come riconoscerle

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Danila Franzone

C’è una differenza precisa tra allergia e intolleranza: scopri di cosa si tratta, è più grande di quanto immagini.

Si sente parlare sempre più spesso di allergie e intolleranze, specie se legate agli alimenti di uso comune. E, tante volte, ciò avviene con una vera e propria alternanza dei due termini. Eppure si tratta di situazioni ben diverse tra loro, sia per il fattore scatenante che per quanto avviene nell’organismo.

Quali sono le differenze tra allergia e intolleranza (4minuti.it)

Scopriamo, quindi, quali sono gli aspetti da comprendere al fine di imparare a distinguere correttamente le allergie dalle intolleranze e di non pensare di avere un problema più grave o più leggero di quello che c’è veramente alla base.

Allergia e intolleranza: ecco in cosa differiscono

Spesso, quando capita di parlare con qualcuno può succedere di sentirlo parlare di un problema legato magari ad uno specifico alimento al quale si attribuisce, senza distinzione alcuna, la parola allergia o intolleranza. Si tratta di un grave errore che è bene imparare a riconoscere. E questo perché alla base c’è una dinamica del tutto diversa.

L’allergia porta subito alla manifestazione dei sintomi correlati (4minuti.it)

Per spiegare il tutto in modo semplice, basta pensare che l’allergia avviene a causa di una reazione esagerata del sistema immunitario; mentre l’intolleranza rappresenta un’incapacità di base di sopportare un dato alimento in determinate quantità. Per fare un esempio diretto: una persona allergica alle noci svilupperà tutti i sintomi del caso (spesso anche gravi) mangiandone anche solo una.

Una persona intollerante, invece, dovrà mangiarne diverse prima di stare male e questo perché il problema non riguarda il sistema immunitario, ma una difficoltà legata al processo digestivo. Ecco, quindi, che allergia e intolleranza sono differenti, anche se spesso i sintomi possono essere molto simili tra loro. La distinzione, anche in questo caso, sta nel fatto che la prima vede coinvolto il sistema immunitario e che, quindi, può rivelarsi anche in modo grave; la seconda è più una forma di intossicazione.

Pur stando male, quindi, non si rischiano shock anafilattici o reazioni estremamente gravi. Detto ciò, in caso di problemi con qualsiasi alimento, il consiglio è sempre quello di recarsi dal medico curante al fine di comprenderne l’origine. In caso di sospetto di allergia, è inoltre importante verificare il tutto con i test che fanno in ospedale e che sono sempre i più attendibili di altri, nonché in grado di dare una risposta rapida e sicura. In questo modo ci si potrà mettere al sicuro e approcciarsi al cibo in modo più sereno e senza la paura di stare male.

Danila Franzone

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