Se il vostro aspetto fisico non vi soddisfa, limitare il cibo non è la (sola) risposta: dovreste provare un rapido ma efficacissimo “esercizio mentale”.
Capita a tutti, almeno in certe fasi della vita, di sentirsi a disagio nel proprio corpo. Del resto, ci troviamo in una società che ci dice costantemente che “magro è bello” e che avvicinarsi il più possibile all’ideale di “perfezione” ci farà guadagnare amore, accettazione e un trattamento dignitoso. “Gli esseri umani sono profondamente relazionali e hanno bisogno di provare un senso di appartenenza sicuro”, spiega a SELF Amber Stevens, direttore clinico di Galia Collaborative a Cincinnati, in Ohio (Stati Uniti). “Il costante tentativo di restringere i nostri corpi attraverso la dieta è stata storicamente uno dei modi più efficaci per ridurre la minaccia del giudizio degli altri”. Ma difficilmente funziona.
La realtà è che la dieta raramente porta ad una perdita di peso nel lungo termine (anzi, spesso tende a causare un aumento sulla bilancia). Una restrizione alimentare troppo drastica fa (molto) più male che bene. Eppure, in tanti credono alle mirabolanti promesse dell’ultima “moda” per il dimagrimento, dimenticando tutti i tentativi in cui hanno miseramente fallito, nella convinzione che “questa volta sarà diversa”.
Se vi dovesse succedere ancora di sentirvi “da schifo” per il vostro corpo e pensate che una dieta possa essere la risposta, provate l’esercizio qui sotto e vedrete la differenza.
La tattica mentale per stare bene con il proprio corpo
Il primo passo è annotare (o registrare tramite una nota vocale) da tre a cinque ragioni per cui le diete vi hanno deluso. Riflettete sulle vostre precedenti esperienze per ricordarvi che, alla fine, non hanno mantenuto le loro promesse. Magari avete seguito un piano a basso contenuto di carboidrati che vi ha fatto sognare baguette ogni notte, portandovi ad abbuffarvi di biscotti con gocce di cioccolato nel weekend.
Magari avete avuto un po’ di “successo” con il conteggio delle calorie per un paio di mesi diversi anni fa, ma poi avete sviluppato una vera e propria ossessione per la vostra app di monitoraggio, avete rifiutato inviti a cena con gli amici e nel giro di poco tempo siete tornati al vostro peso iniziale. Proseguendo, il secondo passo è descrivere cinque modi in cui la vostra vita sarebbe più appagante se non vi preoccupaste del cibo e del vostro corpo.
Pensate a cosa fareste di diverso nella vostra quotidianità se non foste preoccupati di ciò che accadrebbe (o non accadrebbe) al vostro fisico a seconda di quello che mangiate. “Coloro che hanno impiegato innumerevoli ore cercando di rispettare rigide regole alimentari o di esercizio fisico, si rendono conto di avere molto più tempo libero quando rinunciano a queste cose”, spiega Abby Chan, RD, co-titolare di Evolve Flagstaff a Flagstaff, in Arizona.
Prendete in considerazione nuovi hobby che vi hanno incuriosito ma che non avete mai provato, cose che non hanno nulla a che fare con il cibo o il fitness, come la ceramica o l’arredamento fai-da-te. Immaginate come anche i momenti più “banali” della giornata (fare commissioni, cucinare o andare a prendere i figli a scuola) potrebbero essere diversi se foste in pace con il vostro corpo. In conclusione, avere un buon rapporto con la propria alimentazione e se stessi è un viaggio che durerà probabilmente tutta la vita e con molti alti e bassi. Ma vale decisamente la pena di affrontarlo.