Quanto si parla di make-up, è bene sapere che ci sono alcuni errori imperdonabili che possono persino danneggiare la nostra epidermide: in molti cedono alla tentazione, senza considerare i rischi.
I prodotti cosmetici costano, sempre di più (anche troppo). Eseguendo una rapida ricerca presso i singoli negozi quali Sephora, Douglas, Naima e simili, è facile imbattersi in articoli che superano i 30 euro. Laddove un cliente intendesse comprare semplicemente fondotinta e mascara, è difficile che l’importo finale sia inferiore ai 40 euro, anche in caso di marche conosciute in quanto economiche.
Di fronte ai prezzi sempre più inaccessibili, si ricorre al buon vecchio metodo volto al risparmio, scegliendo di rivolgersi ai venditori ambulanti. Si tratta di un errore ingenuo, ma oltremodo pericoloso. Parliamo, di fatto, di formulazioni che andranno applicate sulla pelle, sulle palpebre, nella rima cigliare. Tutte zone estremamente delicate ed esposte ad eventuali infezioni ed irritazioni gravi.
Cosa non si fa per risparmiare? Ebbene, sui cosmetici – così come sui prodotti beauty ed hair care – sarebbe meglio spendere, laddove possibile, qualche euro in più. Scegliere di acquistare capi di abbigliamento presso le bancarelle non implica grossi rischi: è sufficiente controllare l’etichetta per verificare i tessuti utilizzati e passare opportunamente quanto recuperato in lavatrice. Il discorso è diverso se decidiamo rivolgerci ad un venditore ambulante in merito ai prodotti di make-up.
In tal caso i rischi sono innumerevoli, tanto in merito ad eventuali “fregature”, quando per ciò che concerne la nostra salute. In primo luogo, i cosmetici offerti nelle bancarelle non possiedono mai la confezione originale. Non è possibile dunque verificare il lotto sul sito ufficiale dell’azienda e soprattutto controllare la data di scadenza (anche i trucchi scadono e vanno conseguentemente gettati).
In secondo luogo, l’esposizione esterna della formulazione implica l’assorbimento di innumerevoli sbalzi termici, i quali influenzano inevitabilmente il contenuto (chimico) del rossetto, balsamo labbra, ombretto e così via. Questo potrebbe comportare irritazioni ed infezioni gravi. In terzo luogo, ancor più importante, il cliente non può conoscere il reale contenuto del prodotto che si appresta ad acquistare.
Ipotizziamo ad esempio di scegliere un fondotinta: è possibile che un venditore ambulante meno onesto degli altri inserisca all’interno di una confezione di Dior la formulazione di un prodotto Lidl o Nivea. L’epidermide è molto delicata e quindi necessita di qualche attenzione in più. Sarebbe opportuno, dunque, puntare su marche economiche, ma ad ogni modo acquistare i prodotti cosmetici all’interno dei negozi specializzati.
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