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Pisolino dopo pranzo, fa davvero bene come crediamo? La risposta che non ti aspetti

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Antonella Acernese

Secondo gli studi, gli adulti possono trarre beneficio da un pisolino dopo pranzo. Tuttavia occorre seguire determinate indicazioni.

Molti associano il pisolino dopo pranzo a letargia, obesità e disturbi del sonno notturno, ma queste nozioni sono lontane dalla verità. Diverse religioni e culture sostengono i benefici di un breve sonnellino pomeridiano. In Spagna e in altri paesi dell’America Latina, per esempio, la siesta (o “pisolino”) è un’usanza comune dopo il pasto di mezzogiorno.

Dormire dopo pranzo fa bene? Tutta la verità (4minuti.it)

Fa parte delle abitudini quotidiane delle persone da secoli e i suoi benefici sono garantiti anche dalla scienza. Riposarsi dopo aver mangiato è molto più di un semplice mezzo per combattere la letargia dovuta al coma alimentare. Di seguito, scopriamo cosa hanno rivelato gli esperti e gli errori da non commettere.

Pisolino dopo pranzo: quando è utile e quando fa male

Fare un pisolino dopo pranzo può essere piacevole e benefico se fatto correttamente. Occorre innanzitutto assicurarsi che il momento sia giusto. Secondo la Sleep Foundation, è meglio farlo subito prima o quando i livelli di energia diminuiscono, ad esempio tra le 12:30 e le 14:00. Il segreto sta anche nel fare un riposo breve, massimo di 20-30 minuti. Altrimenti, si potrebbe sperimentare l’inerzia del sonno. Per le persone anziane o bambini, invece, un pisolino di 90 minuti è un’opzione migliore.

Il pisolino pomeridiano, buona o cattiva abitudine? (4minuti.it)

Infatti, è la durata di un ciclo di sonno completo, per evitare quella sensazione di intontimento. Anche trovare un posto comodo, con le giuste condizioni per fare un sonnellino è essenziale. Dovrebbe essere tranquillo, fresco e buio. Una curiosità poco conosciuta riguarda, poi, il fatto di sdraiarsi sul lato sinistro. Alcune ricerche suggeriscono che questa è la migliore posizione del sonno per la digestione. Soprattutto se si soffre di reflusso acido o GERD.

Occorre invece evitare di fare un pisolino tra le 16:00 e le 19:00, poiché è troppo vicino all’ora di andare a dormire e si avranno più difficoltà ad addormentarsi durante la notte. Gli esperti consigliano anche di escludere stimolanti al momento del pisolino durante il giorno, ovvero tè, caffè o cioccolata dopo pranzo. È ottimale sdraiarsi circa 2 ore dopo aver mangiato e non subito.

In generale, un breve sonnellino dopo pranzo può potenziare la memoria, le capacità cognitive e la capacità di risolvere i problemi. È un modo efficace per ricaricare le proprie energie mentali e rimanere produttivi per il resto della giornata. Pisolini veloci nel primo pomeriggio possono migliorare il sonno notturno. Secondo WebMD, gli studi hanno dimostrato che un pisolino insieme allo stretching prima di andare a dormire può aiutare a favorire il sonno. Ciò è particolarmente vero per gli anziani e i bambini piccoli.

Antonella Acernese

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