Curiosità

Scoperto l’alimento che previene davvero l’invecchiamento del cervello: ora cambia tutto

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Enrico DS

Un’équipe di scienziati rivela cosa dovremmo mangiare per mantenere a lungo il cervello giovane ed efficiente     

La domanda è annosa, ma se continuiamo a porcela è proprio perché non si è ancora trovata la risposta definitiva. Gli ultimi a provarci sono alcuni ricercatori del Centro nazionale giapponese per la geriatria e la gerontologia, che nel corso di un approfondito studio – pubblicato sull’autorevole Nutrition Journal – hanno messo a punto un menù perfetto per nutrire (in tutti i sensi) il nostro cervello. Leggete e prendete nota.      

I partecipanti allo studio sono stati divisi in tre gruppi, ciascuno con una dieta alimentare diversa – (4minuti.it)

La ricerca in questione ha coinvolto 1.636 adulti di età compresa tra i 40 e gli 89 anni, divisi in tre gruppi e monitorati dagli studiosi nell’arco di due anni. Durante questo periodo, il primo gruppo (con 589 volontari) ha seguito una dieta tradizionale giapponese, mentre il secondo gruppo (con 697 volontari) ha adottato una dieta tipicamente occidentale, con carboidrati raffinati, cibi ricchi di grassi, carne rossa, bevande alcoliche e bibite. Il terzo, con 350 persone, ha seguito una dieta a base vegetale. Indovinate chi ha “vinto” la gara sul fronte della materia grigia?

La dieta mirata contro l’invecchiamento cerebrale

Ebbene, la dieta che più di tutte aiuta il cervello sarebbe proprio quella giapponese. Secondo gli scienziati, infatti, il consumo regolare e abituale di pesce, tè, soia e funghi ritarda l’invecchiamento cerebrale, riducendo il rischio di demenza. “L’adozione di elementi della dieta tradizionale giapponese e l’inclusione di alimenti come pesce, frutti di mare, soia, miso, alghe e funghi shiitake possono non solo aiutare a migliorare la funzione cognitiva, ma anche la salute generale”, scrivono gli autori dello studio.

Una dieta inadeguata può farci perdere più materia grigia – (4minuti.it)

I partecipanti sono stati sottoposti a due scansioni MRI nel corso dello studio, per misurare la perdita di tessuto cerebrale. Questo processo, noto come atrofia cerebrale associata all’età, è un importante marcatore di demenza. I dati dello studio mostrano per l’appunto che coloro che seguivano una dieta giapponese mostravano livelli più bassi di atrofia cerebrale (anche se tra gli uomini la differenza era molto meno marcata).

Una dieta inadeguata, con carenze nutrizionali, indebolisce anche il nostro sistema immunitario ed è una delle principali cause prevenibili di malattie croniche non trasmissibili, come l’obesità, il colesterolo alto, l’ipertensione, le patologie cardiovascolari. Secondo un altro studio, recentemente presentato al meeting annuale dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology, il cibo cotto in olio riutilizzato può causare la degenerazione del cervello. Gli amanti di patatine fritte e pollo fritto sono avvisati.
Enrico DS

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