Puoi ottenere subito sul conto corrente 1800 euro se hai un giardino o una terrazza: ecco come funziona il nuovo bonus del Governo.
Manca sempre meno all’arrivo della primavera e sono tantissime le famiglie italiane che vorrebbero sistemare la propria terrazza o giardino per sfruttare al meglio la bella stagione tra cene con amici, grigliate e un po’ di sano relax, prendendo il sole e leggendo magari un bel libro. Insomma, i motivi per volere un ambiente curato di certo non mancano.
Lo stesso, invece, non si può dire dei soldi a disposizione, dato il sempre più risicato potere d’acquisto dovuto ai tempi che corrono. Il Governo, però, ha deciso di stanziare dei fondi destinati proprio per chi ha giardini e terrazze. È possibile, infatti, ottenere subito sul conto corrente 1800 euro. Ma come funziona esattamente il bonus?
Si tratta di una detrazione pensata per chi vuole rinnovare le zone verdi di proprietà. In altre parole, con questa agevolazione si intende stimolare i proprietari di immobili a sistemare le aree esterne rendendole più green possibile. Ecco perché, anche la realizzazione di pergolati (come coperture a verde), giardini pensili, fioriere volte ad abbellire balconi e terrazze rientrano nel bonus.
È importante che tutti gli interventi su giardini e terrazze siano innovativi. In caso contrario, infatti, non sarà possibile accedere all’incentivo. Non si tratta, quindi, di lavori di manutenzione ordinaria: si deve rinnovare o, ancora, migliorare il verde già esistente con coperture apposite, oppure con la realizzazione di pozzi o di impianti di irrigazione. Acquistare dei vasi da mettere sul balcone, dunque, non verrà mai considerato come lavoro innovativo volto ad abbellire terrazze e giardini.
Chi intende richiedere il bonus, prima deve anticipare i soldi per gli interventi. Successivamente, questi verranno restituiti in parte come sconto sull’Irpef. Il bonus verde, infatti, prevede una detrazione del 36% su una spesa massima di 5.000 euro, grazie alla quale si può poi ottenere il rimborso di 1.800 euro in 10 quote annuali di pari importo. Giusto per rendere l’idea, se si spende la cifra massima indennizzabile saranno 180 euro l’anno per 10 anni.
La questione cambia, però, se l’immobile ha un utilizzo promiscuo, ovvero sia abitativo che d’ufficio. In questo caso, infatti, il beneficio riconosciuto sarà pari a metà della detrazione rispetto ad un immobile totalmente ad uso abitativo. Ciò significa che si può richiedere il 18% della spesa sostenuta fino ad un tetto massimo agevolabile di 5.000 euro. Ma cosa fare per avere diritto a tale agevolazione?
Dopo aver sostenuto le spese, basta conservare le ricevute fiscali o le fatture rilasciate dalla ditta incaricata dei lavori. Ovviamente, i pagamenti devono essere rintracciabili. Il contribuente tramite apposita autocertificazione deve, successivamente, annotare la somma totale delle uscite sottolineando come si tratti di lavori documentati nel rispetto della normativa vigente. Infine, vanno riportate le spese nella dichiarazione dei redditi, ovvero il modello 730, indicandole nel quadro E con il codice 12.
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