I percettori dell’Assegno di Inclusione, in questi giorni, si stanno chiedendo se è possibile utilizzare il beneficio per i regali di Pasqua: cosa dice la normativa in merito.
In questi giorni di festività molti hanno pensato di acquistare regali per i propri cari, tra i più quotati l’uovo di Pasqua o la classica colomba. C’è chi, però, ha optato per altri tipi di doni, magari un gioiello, un profumo o una bottiglia di vino o di spumante.
In merito, numerosi percettori dell’Assegno di Inclusione, la misura di sostegno economico che dal 1° gennaio di quest’anno ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, si stanno chiedendo se sia possibile acquistare i regali di Pasqua e Pasquetta utilizzando il sussidio. Vediamo cosa dice il decreto interministeriale che ha stabilito quali siano i prodotti che possono essere acquistati con l’Adi.
Assegno di Inclusione, i prodotti che non possono essere acquistati
Il decreto interministeriale del 23 dicembre 2023 ha stabilito quali siano i prodotti ed i beni che possono essere acquistati con l’Assegno di Inclusione e le modalità di utilizzo del sussidio, in vigore dal 1° gennaio del 2024, ed i limiti che appaiono molto simili alla misura precedente (Reddito di Cittadinanza).
I beneficiari della Carta di inclusione possono acquistare qualsiasi tipo di bene ad eccezione di alcolici, sigarette (anche elettroniche) o derivati del fumo, fuochi d’artificio, giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità, navi o imbarcazioni (anche in noleggio o leasing), materiale pornografico, ma anche prodotti di gioielleria e di pellicceria, beni acquistati presso gallerie d’arte e affini, servizi assicurativi o finanziari e creditizi o di trasferimento di denaro ed, infine, prodotti in vendita presso club privati.
Considerate le disposizioni del decreto, dunque, si può procedere con l’acquisto di prodotti tradizionali come le uova di Pasqua o le colombe, ma non di prodotti come alcolici, gioielli o pellicceria, quadri o oggetti d’arte.
Cosa si rischia?
Nella maggior parte dei punti vendita dedicati alla vendita dei prodotti che non possono essere acquistati è inibito l’utilizzo della Carta. Non sono ammessi errori in merito, e chi non rispetta quanto stabilito dalla normativa rischia la revoca del sussidio e la restituzione delle somme percepite indebitamente.