Assegno inclusione, al via i pagamenti di marzo: perché alcune famiglie non lo riceveranno

Da qualche giorno sono partiti i pagamenti di marzo dell’Assegno di Inclusione: alcuni soggetti potrebbero non ricevere il sussidio.

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Inps, novità per l’Assegno di Inclusione, da marzo (4minuti.it)

Sono già partiti, da qualche giorno, i pagamenti relativi al mese di marzo 2024 dell’Assegno di Inclusione, la misura che ha sostituito ormai il Reddito di Cittadinanza. A beneficiarne, secondo quanto comunicato di recente dall’Inps, saranno 589mila nuclei familiari per un totale di ben oltre 1,2 milioni di persone coinvolte.

Il pagamento, ovviamente, verrà erogato ai soggetti che possiedono i requisiti previsti dalla normativa in merito ed hanno presentato regolare domanda. Ad alcuni nuclei, però, sempre secondo quanto reso noto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il sussidio verrà sospeso per una specifica motivazione.

Assegno di Inclusione, via ai pagamenti di marzo: sono 589mila nuclei familiari a beneficiarne

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Assegno di Inclusione, chi non lo riceverà a marzo (4minuti.it)

Da mercoledì 27 marzo sono partiti i pagamenti dell’Assegno di Inclusione per il mese di marzo dell’anno in corso. Il beneficio verrà erogato ad un totale di 589mila nuclei familiari che hanno presentato la domanda per ricevere il sussidio nei mesi precedenti.

A renderlo noto è una comunicazione dell’Inps che ha spiegato come le richieste, trattandosi di una misura introdotta solo di recente (1° marzo 2024) e che può essere utilizzato per l’acquisto di determinati prodotti, siano in costante aumento e si prevede che il numero dei percettori possa salire nei prossimi mesi: i nuclei beneficiari, come riporta la redazione de Il Messaggero, dovrebbero superare i 730mila.

Chi non riceverà il sussidio a marzo

L’Inps, nella stessa nota, ha spiegato che a partire dal mese di marzo ad alcuni soggetti il beneficio verrà sospeso. Nel dettaglio, l’erogazione verrà bloccata per i richiedenti che hanno una prestazione in corso basata sull’Isee dello scorso anno (2023). Dal mese di marzo, difatti, è necessario avere un Isee aggiornato al 2024 per continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione.

I soggetti in questione, dunque, dovranno necessariamente presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica. L’Inps, in seguito, valuterà se sussiste ancora il possesso dei requisiti previsti dalla normativa, in base al nuovo Isee, per procedere poi all’erogazione del beneficio economico. Per il nuovo Isee da inoltrare è possibile rivolgersi ad un patronato e presentare tutta la documentazione richiesta.

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