Quando ci dirigeremo alla Banca, a breve, potremo dire addio agli sportelli. L’intelligenza artificiale ci semplificherà la vita: ecco come.
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo visto una tecnologia spiccare sulle altre. Infatti, non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale per semplificare il nostro futuro e renderci la vita più veloce. A farla esplodere, negli scorsi mesi, ci ha pensato la diffusione delle chatbot, che hanno letteralmente stravolto il mercato. Sempre più colossi del mondo tech hanno fatto la corsa per lanciare la loro piattaforma.
Tutto questo è sicuramente merito di ChatGPT che, sin da subito, ha mostrato il suo potenziale, stupendo non solo gli utenti ma gli sviluppatori stessi. Ebbene, quella che doveva essere solamente una chatbot, sta diventando sempre più parte integrante dei nostri giorni. Adesso, però, anche il mondo delle banche sta pensando di sostituire gli sportelli con l’intelligenza artificiale. Un colosso italiano ha già lanciato il primo ambizioso progetto.
Intesa Sanpaolo è il primo istituto bancario europeo ad adottare l’intelligenza artificiale, andando a posizionarsi come uno dei principali driver di sviluppo nel suo piano strategico 2022-2025. Guidata da Carlo Messina, la banca italiana ha fatto della ricerca e dello sviluppo delle migliori competenze e tecnologie una priorità assoluta. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza dei processi e realizzare software avanzati per l’IA.
Questi possono spaziare dalla valutazione degli investimenti al potenziamento dei servizi, dalla cybersecurity alla rilevazione di eventuali problematiche. Ovviamente, tale tecnologia, potrebbe essere usata anche per l’analisi rapida di migliaia di documenti. Massimo Proverbio – responsabile dell’Area Chief Data, AI, Innovation and Technology del gruppo – sottolinea l’importanza cruciale dell’intelligenza artificiale nel soddisfare le esigenze dei clienti e migliorare l’esperienza bancaria.
Grazie a tale tecnologia, sarà possibile proteggere e comprendere gli utenti. L’obiettivo è quello di integrare l’IA in tutte le attività bancarie, creando un ambiente sicuro ed etico per clienti e colleghi. Intesa Sanpaolo ha investito notevolmente nella ricerca e nello sviluppo in tale settore, con previsioni di un contributo stimato di circa 500 milioni di euro entro il 2025. La banca si concentra principalmente sul machine learning, ma sta già sperimentando con successo l’intelligenza artificiale generativa.
Un esempio in tal senso è l’applicazione dell’IA a LISA. Questo è uno strumento di machine learning sviluppato per leggere e analizzare rapidamente migliaia di pubblicazioni sulla supervisione bancaria. Intesa SanPaolo ha anche introdotto Ellis, un assistente virtuale sviluppato in collaborazione con Banca dei Territori, con cui i clienti potranno avere un supporto avanzato attraverso canali digitali e tradizionali. Insomma, il futuro ci dirige verso una banca sempre più virtuale e meno fisica.
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