C’è un modo per evitare guai peggiori quando arriva una cartella esattoriale. Le cose che devi tenere in mente, sempre
La notifica arriva a casa del contribuente, con dentro la cartella esattoriali di Agenzia delle Entrate E per il contribuente iniziano i guai. Perché la cartella esattoriale non va sottovalutata. La cartella esattoriale è a tutti gli effetti un atto esecutivo per costringere il contribuente a pagare tramite pignoramenti e il fermo amministrativo dell’auto.
Bisogna intervenire subito per evitare che un preavviso di fermo amministrativo completi il suo iter. La prima soluzione è pagare il debito. Un’altra è la rateizzazione delle cartelle. Nel 2025, dopo la riforma fiscale, sarà possibile rateizzare in 120 rate mensili, per 10 anni. Perché un provvedimento del genere fa parte della riforma fiscale del governo. Il contribuente indebitato con le cartelle esattoriali attualmente può chiedere fino a 72 rate, con rata minima non inferiore a 50 euro. Per chi può dimostrare di essere in situazioni economiche e reddituali gravi le rate possono arrivare a 120. Producendo domanda di rateizzazione, pagando la prima rata entro i termini prestabiliti e quindi attivando il piano, si può sospendere l’esecuzione.
Ma se il fermo è già attuato può essere revocato solo con il pagamento dell’intero debito e può essere solo sospeso per esigenze particolari come possono essere lavorative per esempio o per questioni di salute. Chi incorre nel fermo del veicolo, oltretutto non può nemmeno rottamare, vendere o esportare all’estero il veicolo. Il contribuente che usa sotto fermo amministrativo corre il rischio di essere pesantemente sanzionato dalle forze dell’ordine. L’uso illecito di auto con fermo amministrativo, le multe vanno da 1.988 a 7.593 euro e viene prevista in alcuni casi la confisca del veicolo.
Altra azione di esecuzione forzata è l’ipoteca di una casa o di un altro immobile. Ma solo per debiti complessivi superiori a 20.000 euro. Una soluzione anti ipoteca quindi può essere tenere il debito al di sotto di 20.000 euro. Quindi, pagando alcune cartelle per far scendere sotto la soglia di rischio un contribuente. L’ipoteca non toglie la casa dalla disponibilità del diretto interessato, ma la blocca in caso di vendita. Chi compra una casa assoggettata ad ipoteca si porta dietro il problema del precedente proprietario.
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