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Cyber attacchi, scatta un grave allarme in Italia: l’avviso del Clusit

Published by
Andrea Marras

I cyber attacchi sono in aumento costante. Si è dunque reso necessario un avviso da parte delle autorità, per mettere in guardia i cittadini.

La piaga degli attacchi informatici prosegue inesorabilmente da tempo. Nonostante la tecnologia abbia fatto passi da gigante, soprattutto negli ultimi anni, ancora non è stato raggiunto un metodo per contrastarla con efficacia. Sempre più persone cascano continuamente in truffe, raggiri e violazioni del sistema, nonostante sia più per poca cultura tecnologica che non per chissà quale fatiscenza strutturale.

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Tuttavia, purtroppo, questo quadro negativo è rappresentato da un dato di fatto. Sia globalmente che localmente, giorno dopo giorno si apprende di numerosi attacchi informatici, che passano quasi “in sordina” nel marasma di notizie. Tra i tanti Paesi presi in esame da uno studio pubblicato ufficiosamente di recente, l’Italia è uno degli organismi più fragili in assoluto. Un tema che fa decisamente riflettere.

Attacchi informatici: l’Italia rischia grosso

A breve, più precisamente il prossimo 19 marzo, verrà presentato in maniera ufficiale il rapporto Clusit. Si tratta di un paper di ricerca a tema informatico, che evidenzia spesso le criticità di numerosi sistemi informatici. Tra cui proprio quello italiano, che in linea di massima viene costantemente bersagliato da cyber attacchi di vario genere.

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Tuttavia, lo stesso autore di questa ricerca ha sottolineato come gli interventi fatti dai professionisti nostrani non siano stati affatto vani e poco efficaci. Purtroppo, però, ciò non è sufficiente, dato che la soglia di attacchi non ne vuole proprio sapere di abbassarsi. È evidente che serva ben altro, per contrastare la portata di questo fenomeno.

Negli ultimi due anni, gli attacchi in Italia sono aumentati del 12% e la motivazione che va per la maggiore rimane come sempre il guadagno economico che si può ottenere da tali operazioni. Il settore più a rischio è, ad oggi, quello manifatturiero, con circa il 25% degli attacchi totali incassati duramente. Si tratta di un dato preoccupante, essendo una colonna portante dell’industria italiana.

Tra le varie tecniche di violazione utilizzate, il malware ha ancora una certa prevalenza. Nel caso in cui non si dovesse intervenire in anticipo, il trend potrebbe addirittura crescere. L’avvento dell’IA potrebbe, infatti, influenzare numerosi eventi di rilievo, come elezioni e molto altro. Senza contare che questa tecnologia potrebbe permettere ai malfattori di risultare ancora meno sospettabili. I dati e i numeri riportati, sono un chiaro suggerimento rivolto alle istituzioni per intervenire il prima possibile: non rimane poi così tanto tempo.

Andrea Marras

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