Il sistema pensionistico non sarà sufficiente per tutti: questa è l’amara verità a cui bisogna far fronte e da cui si deve partire.
Le pensioni, pur andando a coprire quanto dovuto, avranno e stanno avendo numerosi problemi, come attestano i dati ufficiali. In Italia c’è sempre stato un fulcro, per la vecchiaia, basato proprio sul sistema pensionistico, quindi senza avere altri incentivi rilevanti di accompagnamento.
In Europa la situazione è differente perché i lavoratori hanno, sin dal principio, optato per avere più basi su cui poter poggiare e, dunque, schemi su cui fronteggiare il futuro da questo punto di vista. Tale modo di fare oggi sicuramente si appresta a rivoluzionare anche il panorama nazionale.
Pensare all’ottica della pensione come un sistema da costruire in più tasselli è fondamentale. Questo vuol dire partire da un primo confronto, ovvero comprendere che tale prestazione, bassa o altra che sia, non basta. Il primo nodo centrale da poter utilizzare è aggiungere una pensione integrativa. Esse sono libere, si possono fare anche con un minimo budget mensile e sono piani di accumulo destinati all’età avanzata che vanno, quindi, a integrare il reddito da pensione.
Sono aggiuntive, dunque vengono fruite solo al momento del raggiungimento dell’età pensionabile. Questo nodo è essenziale perché, altrimenti, bisognerebbe scegliere piani di accumulo “liberi”. Secondo i dati, oggi un lavoratore su tre pensa alla pensione, ma c’è maggiore consapevolezza perché, in base a quanto riportato da Altroconsumo, il 72% delle persone intervistate di fatto sa che la sola prestazione non sarà sufficiente.
È necessario partire sicuramente dal risparmio, quindi avere un reddito da parte da poter destinare da un lato all’integrazione e, dall’altro, a sostegno diretto di fondi su cui avere un ritorno economico. Dunque, oltre i classici investimenti, i piani di accumulo sono una scelta ottima, soprattutto quando si inizia a lavorare su essi in giovane età. Ci può essere un aiuto importante in questi termini.
Insieme al fondo pensione vero e proprio, è centrale pensare ad un altro tipo di cuscinetto. Ed è il momento migliore per farlo, poiché ci sono basi importanti da cui partire, ossia tassi al 4 e 5% che sono di tutto rispetto e che permettono nel tempo di accrescere il patrimonio e di avere un sostegno economico diretto, che andrà ad implementare la pensione che sarà a sua volta più ingente grazie all’integrazione di un fondo privato.
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