Intelligenza artificiale e medicina al centro di Pediacampus 2025: un evento di quattro giorni a Baveno per riflettere sul futuro digitale della sanità tra etica, tecnologia e relazione umana.
Dal 10 al 13 aprile, il Grand Hotel Dino di Baveno sarà il cuore pulsante di Pediacampus 2025, una quattro giorni densa di riflessioni sul tema dell’intelligenza artificiale applicata alla sanità. Promosso da Pediacoop H24 Group, realtà leader nei servizi ospedalieri, e dalla Società Italiana Medici Pediatri (Simpe), il convegno intende fornire ai professionisti della salute gli strumenti culturali e tecnologici per affrontare la complessità del cambiamento in atto nel mondo medico.
Telemedicina, AI e nuove dinamiche cliniche
Il programma alternerà momenti teorici e attività pratiche, con un focus sul ruolo crescente della telemedicina e sull’influenza dell’AI nei percorsi diagnostici. Il momento cardine sarà il workshop dell’11 aprile, intitolato: “La IA: prospettive, limiti ed implicazioni nella Telemedicina”, in cui si analizzerà come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il modo in cui medici e pazienti comunicano. I responsabili scientifici DOMENICO ARDUINI, FABRIZIO COMAITA e ROBERTO SASSI sottolineano che “la tecnologia digitale può rappresentare un ponte, ma va gestita con equilibrio per non compromettere l’umanità della cura”.
Quando la tecnologia incontra l’etica
Il dibattito prenderà avvio alle ore 14:00, con l’intervento di Monsignor VINCENZO PAGLIA, presidente dell’Accademia Pontificia per la Vita, che rifletterà sul rischio di una tecnologizzazione disumanizzante dell’uomo. Subito dopo, sarà la volta dei docenti della Sapienza di Roma: il prof. VITTORIO FINESCHI, esperto in Medicina Legale, offrirà uno sguardo critico sui limiti e i vantaggi della telemedicina; il prof. GIUSEPPE RIZZO, Ordinario di Ginecologia, parlerà dell’AI come supporto clinico e il prof. ANDREA LAGHI, radiologo, analizzerà l’uso dell’intelligenza artificiale nella diagnostica. Sarà presente anche il magistrato GHERARDO COLOMBO, figura simbolica dell’etica pubblica in Italia.
Verso un nuovo umanesimo digitale
A chiudere i lavori, un confronto ad alto livello tra bioetica, filosofia e spiritualità. Interverranno la prof.ssa MARGHERITA DAVERIO, esperta in Filosofia del Diritto e Biogiuridica presso l’Università LUMSA, e il prof. DON CARLO CASALONE, teologo e docente alla Pontificia Università Gregoriana. Il loro contributo sarà decisivo per esplorare un nuovo umanesimo digitale, in cui l’intelligenza artificiale non diventi un sostituto del medico ma un alleato, rispettando il valore insostituibile della relazione umana, dell’empatia e del sesto senso clinico che guida ogni buon professionista della salute.