La pensione finalmente spetta anche senza i contributi nel 2024, ma solo se vengono rispettati alcuni requisiti sociali: ecco che cosa sapere.
Per ottenere l’assegno pensionistico e uscire fuori dal mondo del lavoro, bisogna raggiungere una certa età e aver pagato i contributi. Le cose, però, sono diverse per una specifica categoria di dipendenti, i quali possono usufruire di opzioni pensionistiche senza contributi.
Nel nostro paese è irrealizzabile pensare di accedere alla pensione senza aver accumulato un minimo di contributi. Non tutti, però, sanno che ci sono molteplici forme di sostegno per gli individui che trovano delle difficoltà nel garantirsi un reddito mensile, perché non hanno lavorato o non lo hanno fatto a sufficienza. Le diverse soluzioni, tuttavia, necessitano di alcuni requisiti per poterci rientrare.
La maggior parte delle persone è portata a pensare che, al compimento dei 67 anni di età, abbiano tutti diritto all’ottenimento della pensione, ma non è così. È fondamentale aver versato almeno 20 anni di contributi allo stato per poter ottenere l’assegno pensionistico.
Una delle soluzioni più interessanti per percepire la prestazione senza aver pagato i contributi è quello di fare domanda per l’Assegno Sociale Inps, una forma non reversibile, rivolta a coloro che hanno bisogno di un sostegno. È importante avere almeno 67 anni e un ISEE di 6.947,33 euro per chi è da solo; in coppia il reddito deve essere di 13.182,78 euro. L’importo è di 534,41 euro per 13 mensilità, mentre dopo i 70 anni è incrementabile di 200,64 euro.
Tra le misure a sostegno c’è anche l’Assegno di Inclusione, dedicato ai soggetti che hanno compiuto almeno 60 anni e hanno un ISEE fino a 9.360 euro. I redditi familiari, invece, devono essere inferiori a 6.000 euro. Per tutti coloro che hanno dei problemi di salute e sono ancora in età lavorativa si può chiedere la Pensione di invalidità civile; anche in questo caso ci sono dei limiti reddituali in base alle diverse categorie. Dopo i 67 anni si può chiedere l’Assegno Sociale.
Il nostro sistema differenzia i ciechi civili assoluti ricoverati da quelli non ricoverati, così come i ciechi parziali o gli ipovedenti. È bene sottolineare che le misure spettano anche ai sordomuti e c’è una indennità di accompagnamento per i ciechi civili e per non gli autosufficienti. Un sostegno spetta, inoltre, agli invalidi civili totali e parziali, così come ai lavoratori affetti da talassemia major o drepanocitosi.
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