In arrivo un aumento davvero importante per le pensioni: la cifra potrebbe andare oltre ai 2500 euro. Ma scopriamo in che modo.
Si torna a parlare di un argomento che, senza dubbi, è tra i più importanti per moltissime persone, ovvero la pensione. Infatti, è in arrivo una grande novità.
In questo caso, però, ci spostiamo e usciamo dall’Italia per andare a finire direttamente in Svizzera. Ebbene, nei giorni scorsi è stato indetto un referendum. Nello specifico, gli elettori hanno risposto ad una domanda importante, ovvero esprimere la loro volontà a incrementare le pensioni dei cittadini introducendo una mensilità aggiuntiva, insomma, quella che noi chiamiamo tredicesima.
Il risultato è stato davvero decisivo. Dal referendum, è infatti venuto fuori come l’approvazione sia avvenuta con oltre il 58% dei voti favorevoli e con il sostegno di una maggioranza di 16 cantoni su 26. Quindi, il sistema pensionistico della Svizzera sta per cambiare.
Pensioni, che cosa sta succedendo in Svizzera?
Appurato che il referendum ha dato un responso chiaro, entriamo meglio nella questione. La proposta di questa iniziativa è stata voluta da un gruppo popolare dal nome Vivere meglio la pensione. All’interno è stato introdotto un principio in riferimento ad una tredicesima mensilità.
“L’Assicurazione per la Vecchiaia e quella di Reversibilità (Avs), pilastro principale del sistema pensionistico, rappresenta il fondamento della previdenza in Svizzera”, questo si legge nella nota ufficiale. Quello che, infatti, forse non tutti sanno è che al momento sono più di 2,5 milioni le persone o, per meglio dire, i pensionati che hanno una rendita Avs, per lo meno stando ai dati ufficiali del Governo.
Ad ogni modo, per capirci meglio ed entrare a gamba tesa nell’argomento, la pensione statale massima è di 2.550 euro, cifra molto alta rispetto all’Italia, ma che in tanti considerano insufficiente in posti dove il costo della vita è decisamente elevato. Con la conseguenza che aumentano sempre più le persone che devono incrementare le loro attività. Le quali si trovano costrette a lavorare fino all’età di 70 anni per necessità, non per scelta.
L’età ufficiale in Svizzera per andare in pensione è di 65 anni per gli uomini e 64 per le donne. L’uscita anticipata dal mondo del lavoro è sempre possibile, specialmente per coloro che vogliono smettere prima del tempo, con una riduzione del 6,8% della pensione per ogni anno di anticipo. “In Svizzera, affinché gli uomini possano ricevere una rendita completa di vecchiaia del primo pilastro, devono aver versato contributi per un totale di 44 anni, mentre le donne devono aver contribuito per 43 anni” si legge infine nella nota del Governo.