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Superbonus anche per redditi bassi: come funziona, a quanto ammonta l’aiuto economico e come presentare la domanda

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Isabella Insolia

Il Superbonus spetta anche ai redditi bassi. Un aiuto economico importante per molte famiglie: ecco come funziona e come presentare la domanda.

Arriva il via libera dal Senato per l’agevolazione fiscale dedicata ai redditi bassi. Il Superbonus è stato introdotto con l’approvazione del Decreto Salva spese ed ha una guida da seguire.

L’agevolazione fiscale per i redditi bassi è stata approvata dal Senato – 4minuti.it

Una delle ultime misure introdotte dal governo è il Superbonus per redditi bassi, parliamo di una norma che consente di ottenere delle agevolazioni fiscali fino al 110% per i cantieri che hanno raggiunto almeno il 60% dei lavoro entro la fine del 2023. Le famiglie che hanno un determinato reddito ISEE, possono fare affidamento su un contributo speciale se hanno sostenuto delle spese dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.

Questa interessante novità è stata introdotta dal decreto legislativo del 29 dicembre 2023 n. 212, che poi è diventato la legge 17/2024 dietro alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 48 il 27 febbraio 2024, dopo che la norma è stata approvata in via definitiva in Senato.

Superbonus per redditi bassi: ecco come funziona

L’incentivo Superbonus redditi bassi spetta a quelle famiglie che hanno redditi al di sotto di 15mila euro. È un’agevolazione che riguarda, come accennato in precedenza, i cantieri avviati e che hanno raggiunto almeno il 60% dei lavori entro il 31 dicembre 2023. Questi devono risultati effettuati da condomini, cooperative che rientrano nei casi specifici dell’elenco all’articolo 119 o da persone fisiche.

Il Superbonus è disponibile per le famiglie che hanno 15mila euro di redditi annui – 4minuti.it

Il bonus risulta come un’erogazione economica a fondo perduto e la distribuzione dell’agevolazione è a carico dell’Agenzia delle Entrate in base ai criteri e le modalità che sono stabiliti da un Decreto del Ministero dell’Economica e delle Finanze, che sono da adottare entro due mesi, ovvero 60 giorni, dalla data in cui è entrato in vigore il Decreto 29 dicembre 2023 n. 212., ovvero entro marzo 2024.

Per il momento non è stato definito il valore del contributo dell’agevolazione. Con ogni probabilità, la base per il calcolo dell’incentivo sarà la percentuale di spesa rimasta a carico del richiedente su un massimo di spesa agevolabile. Un po’ come avvenuto con l’incentivo erogato lo scorso anno.

Ancora poche informazioni si hanno per quanto riguarda le modalità per presentare la domanda e ottenere il contributo. A occuparsi delle procedure sarà l’Agenzia delle Entrate, che potrà essere predisposta e trasmessa in modalità telematica. In ogni caso, serviranno in alternativa le autenticazioni SPID, CIE e CNS. Nelle prossime settimane saranno dati tutti gli aggiornamenti.

Isabella Insolia

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